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Salvare vite umane con la tecnologia: il “Throwabot”

Un’occasione fortunata ha ispirato l’Employeneur Danny Hameeteman a progettare un robot in grado di salvare vite umane.

“Nel 2016, dopo essermi laureato in Sistemi e Controllo, ho iniziato a lavorare per TMC Mechatronics. Sebbene non avessi ancora un incarico, TMC era certa che ne avrei trovato uno”, ricorda Danny Hameeteman. Mentre cercava un incarico adatto, Danny si è imbattuto in un’idea che ha ispirato la sua curiosità creativa. “Per caso, io e un collega abbiamo letto una richiesta dalla Marina. Stavano cercando un’azienda in grado di fornire un robot progettato per raccogliere in sicurezza informazioni sulle navi sequestrate in Somalia”. I requisiti erano estremamente specifici e i tempi di consegna quasi impossibili, ma Danny non ha esitato a iniziare il proprio progetto: ha sempre avuto un’affinità per l’imprenditorialità e la robotica. Dopo una presentazione al comitato direttivo di TMC, il ‘Progetto Throwabot’ è diventato realtà.

Il Throwabot è un robot da ricognizione compatto e lanciabile che può essere utilizzato per raccogliere informazioni in situazioni di combattimento. Throwabot è semplice da utilizzare, ha le dimensioni di un pallone e pesa solo 1,5 kg. Grazie al suo robusto design, può sopravvivere a una caduta da diversi metri. Il suo scopo principale è esplorare gli spazi interni e raccogliere informazioni in situazioni che sarebbero pericolose per l’uomo. Danny spiega: “La conoscenza situazionale è diventata sempre più importante, specialmente in ambienti rischiosi o pericolosi. I droni non hanno un funzionamento sufficientemente silenzioso o intuitivo e offrono un tempo operativo limitato. Throwabot supera questi limiti”.

“Il mio obiettivo per il futuro è avviare uno spin-off e utilizzare la nostra tecnologia per salvare vite”.

Il progetto ha già fatto molto parlare di sè. Il team di Throwabot ha vinto il premio TMC Employeneur, contro molti altri progetti, per aver stimolato nei ragazzi la passione per la tecnologia durante la Settimana della tecnologia olandese a Eindhoven. “Sono molto orgoglioso che ci abbiano invitati all’evento annuale del Ministero della Difesa, dove abbiamo potuto presentare la nostra azienda startup a fianco di altre. Ho persino parlato con il capo dei Servizi generali di intelligence e di sicurezza”.

Attualmente, Danny sta lavorando con entusiasmo come Progettista meccatronico a un progetto presso ASML, una grande azienda internazionale nel settore dei semiconduttori. Ma non sta abbandonando il sogno di avviare la propria azienda. “TMC ci sostiene sul piano finanziario e inoltre dispone dei contatti e delle conoscenze che ci occorrono. Il mio obiettivo per il futuro è avviare uno spin-off e utilizzare la nostra tecnologia per salvare vite.

Nell’ambito del TMC Entrepreneurial Lab, ai nostri Employeneur vengono dati i mezzi e le opportunità per realizzare le proprie innovazioni tecnologiche, che in alcuni casi portano persino nell’avvio di una propria società startup. Il TEL è uno dei cinque pilastri del nostro modello di Employeneurship.

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