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Orientamento personale, successo professionale

Quando è tornato alla propria auto dopo un’intervista molto stimolante in TMC, Sjors Blomen ha ricevuto una telefonata: un’offerta di un’altra azienda con cui aveva avuto contatti poche settimane prima. “Era una bella offerta”, dice Sjors, “e benché nutrissi qualche dubbio sulla posizione, sentivo di non poterla rifiutare”. Purtroppo, i dubbi di Sjors si sono rivelati giustificati e quando un anno più tardi ha iniziato a cercare nuove sfide, si è rimesso in contatto con TMC. Questa volta, ha colto al volo l’opportunità.

“In agosto ho parlato con Maarten Guns, Direttore di cellula di TMC NPI – Introduzione Di Nuovi Prodotti. Un mese dopo mi è stato dato il via libera per iniziare come Ingegnere di produzione presso Philips Healthcare. Tutto è avvenuto con grande rapidità, in modo molto efficiente, ma senza decisioni affrettate. Maarten si è preso del tempo per discutere le mie preferenze e le mie ambizioni. Mi ha consigliato di seguire l’istinto e le mie sensazioni, e ha più volte sottolineato che nel mio lavoro sarebbe stata fondamentale la mia soddisfazione personale”.

“Molti potenziali nuovi datori di lavoro lo ripetono, ovviamente. È un’ottima tecnica per convincere il candidato. Ma TMC ha dimostrato che non si trattava solo di parole: poco dopo quella prima conversazione, l’azienda mi ha offerto diverse opportunità, tutte perfettamente di mio gradimento e in linea con la mia specializzazione. Questa attenzione mi ha confermato l’impegno di TMC e ha dimostrato che ero sulla strada giusta”.

Il prossimo passo di Sjors? Selezionare l’opzione migliore tra tutte queste opportunità. È stato un percorso appassionante, che ha toccato anche alcuni dubbi e insicurezze: “Questo progetto mi sfida realmente? Ho davvero l’esperienza necessaria per occuparmene? Maarten conosce perfettamente le aziende che mi aveva suggerito e poteva rispondere a tutte le mie domande. Questo supporto mi ha aiutato a liberarmi rapidamente dei miei dubbi, così ho potuto investire le mie energie nel prendere la decisione migliore”.

Più o meno nello stesso periodo in cui ha iniziato a lavorare in Philips, Sjors ha frequentato la sua giornata di orientamento in TMC. “Era un gruppo eterogeneo di 26 nuovi Employeneur: maschi e femmine, giovani e meno giovani, olandesi ed espatriati. TMC ci ha guidati in un programma di orientamento interessante e informale: ci siamo conosciuti, abbiamo fatto uno spuntino e ci sono stati assegnati alcuni incarichi divertenti e istruttivi. Durante la giornata, alcuni Employeneur con maggiore esperienza e membri del consiglio direttivo hanno inoltre parlato dell’azienda, ad esempio illustrando il modello di Employeneurship e i suoi cinque principi chiave”.

Sjors è tuttora entusiasta di questi principi, in particolare di quello denominato YOUniversity: il programma di TMC, unico nel suo genere, per la gestione dei talenti, il coaching e la formazione personali. “A mio avviso, YOUniversity di TMC rappresenta realmente l’attenzione dell’azienda verso gli obiettivi personali: l’attenzione nei confronti dei talenti, dei gusti e delle ambizioni di ogni singolo Employeneur, e la forte spinta nell’aiutare tutti a diventare la versione migliore di se stessi”.

Sjors ha lavorato presso Philips Healthcare per quasi un mese. Si sta pienamente godendo il suo progetto e l’inserimento si è rivelato molto fluido, in gran parte grazie al supporto che ricevuto da TMC NPI: “Durante queste prime settimane, Maarten e altri colleghi di TMC mi hanno inviato diversi messaggi: per augurarmi buona fortuna, per chiedermi se tutto stesse procedendo al meglio, per darmi consigli e domandarmi se avessi bisogno di aiuto su qualsiasi cosa. Il calore personale dietro questi gesti di cortesia è percepibile e si capisce che non si tratta di messaggi inviati per obbligo contrattuale. La determinazione nel fornire un orientamento personale, l’ansia di prendersi cura degli Employeneur, per accertarsi che siano sulla strada giusta, sono aspetti che fanno la differenza. Sono aspetti che mi fanno sentire a casa e mi fanno appassionare maggiormente al mio lavoro - in poche parole, mi rende un professionista più soddisfatto e quindi migliore”.

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